Bivacco Leonessa aperto
Tipologia: bivacco
Categoria: D
Altitudine: 2916 m
Posti letto: 12
Aperture:
dal 04 Maggio 2022 al 31 Dicembre 2100
Contatti:
Cresta est dell'Herbetet, Cogne, Valle di Cogne
Informazioni
Il bivacco è di proprietà del CAI Torino ed è gestito dalla Sottosezione GEAT. Per il pagamento del pernottamento (offerta libera a partire da € 5,00 quale contributo per le spese di manutenzione) vi preghiamo di utilizzare:
bollettino Conto Corrente Postale n.11596103
intestato a G.E.A.T. sottosezione CAI Torino
Via Barbaroux. n.1 - 10122 Torino
oppure con bonifico
IBAN IT56 R076 0101 0000 0001 1596 103 - BIC/SWIFT BPPIITRRXXX
intestato a G.E.A.T. sottosezione CAI Torino
Storia
Si trova in uno spalto coperto di grossi massi, alla base della cresta orientale dell’Herbetet. Il primo bivacco, inaugurato il 23 dicembre 1962 fu dedicato a Lionello Leonessa, caduto sulla parete S del Castore il 12 luglio 1959. In seguito gli fu abbinato anche il nome del fratello Lucio, precipitato dalla cresta E dell’Herbetet nel 1963. Il vecchio bivacco è stato sostituito nel 1995 con un altro più capiente. Notevole il panorama, comprendente fra l’altro: le Punte Patri, gli Apostoli, la Roccia Viva, la Becca di Gay, la Testa della Tribolazione, la Punta di Ceresole, la cima del Gran Paradiso, l’Herbetet e lontano il Monte Rosa. Il bivacco è difficilmente rintracciabile in caso di nebbia o di scarsa visibilità.
Si trova in uno spalto coperto di grossi massi, alla base della cresta orientale dell’Herbetet. Il primo bivacco, inaugurato il 23 dicembre 1962 fu dedicato a Lionello Leonessa, caduto sulla parete S del Castore il 12 luglio 1959. In seguito gli fu abbinato anche il nome del fratello Lucio, precipitato dalla cresta E dell’Herbetet nel 1963. Il vecchio bivacco è stato sostituito nel 1995 con un altro più capiente. Notevole il panorama, comprendente fra l’altro: le Punte Patri, gli Apostoli, la Roccia Viva, la Becca di Gay, la Testa della Tribolazione, la Punta di Ceresole, la cima del Gran Paradiso, l’Herbetet e lontano il Monte Rosa. Il bivacco è difficilmente rintracciabile in caso di nebbia o di scarsa visibilità.